la rassegna Sei Young di Coolclub festeggia il Winter Party alle Officine Cantelmo di Lecce con Daniela Pes, Julielle e i Fratelli Marsico

Sabato 23 dicembre (ore 21:30 – ingresso 15 euro – Prevendita su Dice.fm) alle Officine Cantelmo di Lecce la rassegna Sei Young di Coolclub prosegue con il Winter Party. Una serata per festeggiare l’arrivo dell’inverno e il Natale con Daniela Pes, tra le personalità più interessanti dell’attuale scena italiana. La sua voce e la sua musica sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati. In scaletta i brani del suo esordio discografico Spira. Prodotto da Iosonouncane, uscito per Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme digitali, l’album ha vinto il Premio Tenco 2023 come Miglior opera prima, ottenendo un ottimo riscontro di critica e pubblico e collezionando sold out in oltre cinquanta date tra club e festival in giro per l’Italia e l’Europa. In apertura la cantautrice salentina Julielle. Il suo nome d’arte nasce dalla combinazione del soprannome datole da sua sorella (Julie) e dal nome del suo cane (Elle). La J e la L sono anche un’allusione a John Lennon che ha sempre costituito una grande fonte d’ispirazione per l’artista. I Beatles sono infatti il suo primo amore, seguiti da Alex Turner e da altre importanti influenze artistiche femminili come Billie Holiday, Nina Simone ed Edith Piaf. L’after show sarà affidato ai Fratelli Marsico, duo di producer salentini che unisce la passione per i meme all’electronic dance music e alla tech. Dopo la pubblicazione del primo singolo “La notte la merda”, nel 2023 nasce il progetto “La questione meridionale”. In “La vita è come nu mare” il duo campiona un video salentino diventato virale in cui un’anziana e simpatica signora parla a cuore aperto di vita e politica. Attualmente sono al lavoro al primo album per l’etichetta Discographia Clandestina. Info 3331803375 – coolclub.it.

Classe 1992, nata in Gallura, Daniela Pes è immersa nel flusso della musica, come cantante, come strumentista, come musicista elettronica. Il suo è un talento multiforme. Arriva infatti al debutto con un curriculum di tutto rispetto che include una laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, che la porta a esibirsi a Time in Jazz e all’Harp Festival di Rio de Janeiro. Completano il quadro il prestigioso premio Andrea Parodi nel 2017 (dove vince il premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018. Spira propone sette tracce che compongono un album tra elegante e oscura elettronica dai beat a tratti galoppanti e ambient dal respiro cosmico avvolti dal canto di un’artista dal talento multiforme, votata alla destrutturazione della forma canzone e alla decostruzione della lingua per creare un mondo sonoro esoterico in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi. La sua formazione le consente una assoluta libertà compositiva, Daniela Pes utilizza la voce come strumento cantando in una lingua fatta di antiche parole galluresi, frammenti di termini italiani, vocaboli totalmente inventati: molecole organiche di una lingua inedita in cui i versi sono svincolati dalla metrica e le parole non sono veicolo di un concetto, bensì puro suono, come grani di un rosario fonetico articolato, inaccessibile dal punto vista razionale ma inebriante dal punto di vista emotivo. Lunare e misterica, Daniela Pes accede dunque alla dimensione primordiale del linguaggio per definire un nuovo archetipo di comunicazione. Enigmatica come un oracolo greco, trasporta chi la ascolta nei meandri di un’iniziazione, dominati dalla fascinazione per gli aspetti magici della musica. Composte alla chitarra, al pianoforte e con il software Ableton nell’arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un profondo e costante confronto con Iosonouncane – le sette tracce di Spira si sviluppano come flussi sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico. Prodotto da Iosonouncane, Spira è uscito il 14 aprile per Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme digitali. Il tour è prodotto da Panico Concerti.