Rinviata al 19 maggio la festa per i primi 10 anni dell’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto

Dopo l’apertura per la Pasquetta d’autore, prosegue ad aprile e maggio la nuova stagione di eventi e concerti dell’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto.

RINVIATA LA FESTA PER I DIECI ANNI
A causa delle incerte condizioni meteo, la festa per i primi dieci anni dello spazio sociale e culturale guidato dal cantautore Massimo Donno è rinviata dal 21 aprile a domenica 19 maggio. Dieci anni di concerti, impegno, incontri, riflessioni, resistenza, formazione e amore per la musica e l’arte in ogni sua espressione. Dalle 12 l’associazione propone una giornata tra gli ulivi, le piante, l’aria frizzante di inizio primavera, il buon cibo e tanta musica. Sarà possibile degustare panini, focacce, insalate e verdure, primi e secondi piatti, aperitivi, dolci e frutta. Dalle 15 spazio alla musica con “Lu Cantastorie” di Antonio Castrignanò e Rocco Nigro, il live di Cesare Dell’Anna Quintet e tanti altri ospiti.


Giovedì 25 aprile
(contributo associativo 3 euro) si celebra la Festa della Liberazione: una giornata necessaria per riflettere insieme sulla storia d’Italia e sull’attuale momento sociale e politico, coltivando la memoria e la speranza nel futuro. Dalle 12 apre l’area food con la possibilità di fare un aperitivo, acquistare panini, focacce, insalate e verdure, primi e secondi piatti, dolci e frutta. Dalle 15:30, dopo la riproposizione delle  “Storielle Paesane” del compianto Vitale Boccadamo, uno tra i più originali ed abili interpreti del vernacolo salentino, torna la musica di Mino De Santis. Il cantautore salentino, voce e chitarra, condurrà il pubblico in un viaggio nel suo personale universo. In scaletta, oltre ai brani divenuti ormai “classici” e qualche inedito, anche le canzoni di “Sassidacqua”, ultimo progetto discografico pubblicato nel 2020 dall’etichetta Il Cantiere con la produzione esecutiva dell’Associazione Civilia. Dopo il sorprendente esordio con “Scarcagnizzu” (Fondo Verri, 2011) e “Caminante” (Ululati/Lupo Editore, 2012), la conferma di “Muddhriche” (Ululati/Lupo Editore, 2013) e la maturità di “Petipitugna” (Abac Edizioni, 2016) il viaggio di Mino De Santis prosegue con questo album e in attesa del prossimo progetto discografico. Passano gli anni ma De Santis resta un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.


Venerdì 26 aprile
(ore 21 – contributo associativo 5 euro) con il concerto di Brancaleone Project prosegue la seconda edizione di Binario Sud Festival, ideato e diretto dall’organettista Claudio Prima e promosso grazie al sostegno del Nuovo Imaie. La serata ospiterà il concerto di presentazione di Gradisca, disco d’esordio del trio formato da Giuseppe Spedicato (basso tuba), Rocco Nigro (fisarmonica) e Giorgio Distante (tromba), prodotto da Ipe Ipe con il contributo di NuovoImaie. Omaggio ai grandi maestri del cinema italiano, il cd crea un mondo sonoro poetico, visionario e a tratti onirico ispirato alle pellicole di Federico Fellini e alla musica da cinema di Nino Rota. Le composizioni, tutte originali, sono ispirate da scene di film immaginarie ed il nome del trio è un riferimento esplicito alla rocambolesca “armata Brancaleone” di monicelliana memoria, in cui la figura dei cavalieri di ventura è trasfigurata nel viaggio sonoro dei musicisti. Melodie che sembrano venire fuori da un vecchio grammofono, il mondo delle bande, atmosfere fiabesche, la poesia della fisarmonica. Tutto questo confluisce in Gradisca,  progetto capace di mescolare “alto e basso” e di raggiungere ed emozionare grazie alla bellezza di musiche evocative.

Il 28 aprile (apertura ristoro ore 12 – contributo associativo 3 euro) il pranzo della domenica ospiterà dalle 15 la musica del trio formato da Giulio Bianco (fiatista e polistrumentista del Canzoniere Grecanico Salentino), Giacomo Casciaro (chitarra, mandola, voce e tamburi) e Giuseppe Anglano (fisarmonica, organetto e voce). Nel concerto le Zampogne e le atmosfere oniriche della film music incontrano e sposano il meglio della musica popolare Salentina. In scaletta accanto ad alcuni estratti di “Di zampogne, partenze e poesia” di Bianco (CGS 2018) anche alcuni classici della tradizione popolare Salentina ri-arrangiati in chiave minimale e moderna. Il suono del trio è potente e ricercato, la loro musica sicuramente da ascoltare e danzare.

Mercoledì 1 maggio (apertura ristoro ore 12 – contributo associativo 3 euro)  all’Art&Lab Lu Mbroia torna poi l’appuntamento con “La cultura è lavoro“: una giornata di riflessioni, convivio e dalle 15:30 tanta musica con la BandAdriatica e altri ospiti. Trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste del mare orientale, l’ensemble guidato da Claudio Prima voga sulle onde agitate della musica salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali. Così le tradizioni pugliesi assumono una nuova risonanza e portano lontano gli echi frenetici della musica del Salento attraverso suoni di feste, di paese in paese, che arrivano dopo quindici anni di ricerca sulle matrici musicali comuni delle sponde del Mare Adriatico, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare Serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale. BandAdriatica ha collaborato con artisti come Bombino, Mercan Dede, Rony Barrak, Savina Yannatou, Chieftains, Burhan Ochal, Kocani Orkestar, Boban Markovic Orchestra, Fanfara Tirana, Eva Quartet, Cafer Naziblas, Fanfare Ciocarlia e Michel Godard.

Info e prenotazioni 3381200398 – lumbroia@massimodonno.it