Creatività e impresa: un resoconto del percorso formativo nel progetto Creathriv-EU

Dal 20 novembre all’11 dicembre 2023 la Mediateca delle Officine Cantelmo in via Corte dei Mesagnesi a Lecce ha ospitato “Creatività e impresa: ideare, progettare e comunicare“. Il percorso formativo, ideato e coordinato dalla Cooperativa Coolclub e dal SEI Festival, in collaborazione con il Distretto produttivo Puglia Creativa, è stato co-finanziato dal Single Market Programme dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto Creathriv-EU (Euroclusters for Thriving Creative and Cultural Industries), guidato dall’associazione Basilicata Creativa. Quattro incontri di approfondimento con esperti del settore su temi cruciali (business model, progettazione, user experience e comunicazione) per la nascita, lo sviluppo e la crescita delle imprese culturali e creative in particolare nel settore dello spettacolo dal vivo. Un’opportunità significativa per comprendere meglio alcune dinamiche imprenditoriali, adattarsi a un ambiente in continua evoluzione e affrontare alcune delle sfide cruciali che le aziende e gli operatori stanno attualmente incontrando.

Contesto
Il tredicesimo rapporto “Io sono Cultura 2023“, pubblicato dalla Fondazione Symbola, svela una visione promettente per la filiera della cultura e della creatività nell’era post-pandemica, evidenziando una notevole resilienza e un’importante capacità di innovazione. La ricerca mette in luce come l’integrazione tra il digitale e il settore culturale e creativo stia catalizzando un rinnovato dinamismo, particolarmente tra le nuove generazioni. Grazie a questa fusione, si assiste a una produzione e fruizione di contenuti culturali sempre più vivace e inclusiva, che attrai nuovi pubblici con un’offerta rinnovata e più coinvolgente. L’analisi dei dati a livello nazionale conferma il ruolo centrale della filiera culturale e creativa all’interno del panorama produttivo italiano, con un contributo di 95,5 miliardi di euro in termini di valore aggiunto per l’anno considerato. Questo rappresenta un incremento del 6,8% rispetto all’anno precedente e del 4,4% in confronto al 2019, sottolineando una crescita significativa nonostante le sfide imposte dalla pandemia. Con quasi 1,5 milioni di occupati, segnando un aumento del 3,0% rispetto al 2021, il settore supera la media dell’economia italiana, confermando la sua vitalità e capacità di generare occupazione. In Puglia, il settore culturale e creativo dimostra un’impressionante dinamica di crescita, con 13.407 imprese attive che generano 2,8 miliardi di euro di fatturato. Sebbene la performance regionale sia leggermente inferiore alla media nazionale, l’aumento del 7,3% nel fatturato rispetto all’anno precedente è un chiaro indicatore di un settore in piena espansione. La regione si distingue anche per l’occupazione, con 59.700 posti di lavoro che riflettono un incremento del 3,1% rispetto al 2019, uno dei più elevati a livello nazionale. Bari emerge come capofila in Puglia per il valore aggiunto generato dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo, piazzandosi in posizioni di rilievo sia a livello nazionale che regionale per quanto riguarda l’occupazione. Questi risultati sottolineano una ripresa incoraggiante e una crescente protagonismo del nostro territorio nel settore culturale, nonostante gli anni di crisi indotti dalla pandemia. Questa tendenza positiva non solo riafferma l’importanza della cultura come pilastro dell’economia italiana ma apre anche nuove prospettive per il futuro della creatività nel nostro Paese.

Focus
La pandemia globale ha colpito profondamente il settore delle arti dello spettacolo negli ultimi quattro anni. Dalla crisi è emersa la necessità di affrontare nuove sfide e cambiare la prospettiva classica. Il modo attuale di lavorare sta cambiando e le imprese devono affrontarlo. Secondo importanti ricerche accademiche le cinque principali competenze richieste per il futuro del settore delle arti dello spettacolo sono “coinvolgimento del pubblico, competenze digitali, marketing e comunicazione, nuovi approcci manageriali e raccolta fondi”. Per questo motivo, il progetto ha avuto l’obiettivo principale di affrontare queste sfide e rafforzare le imprese locali dello spettacolo nel campo della comunicazione, della formazione imprenditoriale, dello sviluppo tecnologico e dell’internazionalizzazione che sono fondamentali per la ripresa e la crescita dell’intero settore delle industrie culturali e creative. La combinazione di temi che il programma sviluppa vuole supportare le imprese nel processo di formazione, conferendo nuove importanti competenze alla propria forza lavoro. Da oltre vent’anni, la Cooperativa Coolclub crede fortemente nello sviluppo professionale continuo come strumento per migliorare capacità e competenze. Questo processo passa anche attraverso la condivisione di competenze specifiche tra il settore locale. Questa è l’operazione che ha voluto realizzare: professionisti che si uniscono per strutturare un percorso formativo rivolto ad altri professionisti del settore dello spettacolo. Coolclub è da sempre impegnata nella formazione rivolta soprattutto ai giovani, e i suoi progetti sono costruiti perseguendo l’obiettivo dell’innovazione continua. Questo contributo è stato l’occasione per rafforzare il nostro impegno nella formazione, rendendola un ulteriore pilastro della struttura cooperativa e aprendola alla formazione professionale. Inoltre, è stato un modo per entrare in contatto con altre imprese locali e aprire la strada ad altre opportunità di collaborazione e networking. Le attività del programma hanno l’obiettivo di migliorare le conoscenze e le competenze dei professionisti attraverso la formazione e il supporto di altri professionisti: l’intento è quello di incidere anche sugli atteggiamenti e sugli approcci e quindi contribuire al miglioramento della qualità dei processi lavorativi.

Il percorso si è aperto con un primo incontro di approfondimento sul “Business Model” con Salvatore Modeo, founder dell’incubatore certificato The Qube, ingegnere con un Master in Gestione dell’innovazione, coinvolto in più di cinquanta progetti come project manager, coordinatore e formatore. Il workshop ha avuto l’obiettivo di comprendere e sviluppare il modello di business della propria organizzazione, partendo dall’analisi dei nove blocchi del Business Model Canvas e approfondendo la valutazione della sostenibilità del modello. Nel secondo appuntamento si è parlato di “Strategie e opportunità europee” con Lara Mastrogiovanni, esperta di progettazione europea e valutatrice di progetti Indire/Inapp, founder della piattaforma euvillages.it dedicata alla progettazione, con la disponibilità di oltre 400 progettisti italiani. Dopo una laurea specialistica in Lingue e Letterature straniere all’Università del Salento e un Master in Progettazione europea, dal 2008 lavora nell’ambito della gestione di progetti finanziati da organismi internazionali e nazionali e ha sviluppato significative partnership con ministeri, enti locali, aziende, enti di formazione e del terzo settore. Il workshop ha analizzato i principali strumenti per la ricerca delle opportunità di finanziamento per le ICC con focus sui programmi Europei con analisi di un formulario e strategie di partenariato. “UX Research and User Experience” è stato invece il tema affrontato nel terzo incontro con Lorenzo Quarta, CEO, business developer e system architect di Naica, impiegato nella ricerca e nello sviluppo sperimentale di soluzioni in molteplici aree industriali, da quella manifatturiera a quella culturale e creativa. Nel contesto dell’industria culturale e creativa, dove la fruizione dei contenuti digitali è fondamentale, comprendere il comportamento degli utenti è cruciale per creare esperienze coinvolgenti e significative. Infine il giornalista e addetto stampa Pierpaolo Lala, vicepresidente della Cooperativa Coolclub, ha concluso il progetto con “Comunicare Creativamente Cultura“. La comunicazione è un elemento chiave nel settore culturale e creativo per raggiungere e coinvolgere il pubblico e gli addetti ai lavori in un panorama mediatico sempre più affollato. Nell’era digitale è diventata sempre più complessa ma ancora più importante. Il workshop ha esplorato strategie di comunicazione innovative per pianificare una strategia complessiva, imparare a redigere un comunicato stampa, creare un’affidabile mailing list e realizzare una rassegna stampa.

Valutazione e follow-up
C’è stata un’ampia partecipazione al percorso da parte di un gruppo variegato, composto da individui curiosi, rappresentanti di piccole associazioni e professionisti esperti.  Tutti gli esperti hanno notato un alto livello di predisposizione e apertura da parte dei partecipanti, elemento fondamentale per la condivisione di conoscenze e l’apprendimento reciproco. La diversità tra gli utenti si è rivelata essere un’opportunità per arricchire la discussione, esplorare argomentazioni inattese e favorire un ambiente di apprendimento inclusivo. Questi laboratori, così come l’intero itinerario formativo, hanno il potenziale per essere riproposti e trasformati, con gli adeguamenti necessari, in un programma di formazione continua, utile tanto per i neofiti quanto per i professionisti del settore. Particolarmente apprezzata è stata la proposta di una parte laboratoriale in tutti gli incontri, che ha incoraggiato il coinvolgimento attivo dei partecipanti. In un periodo di rinascita post-pandemica per il settore culturale e creativo, il progetto ha brillato come faro di innovazione e rinnovamento. L’iniziativa ha risposto alla chiamata emergente da “Io sono Cultura 2023”, mostrando la vitalità di una filiera pronta a reinventarsi e a conquistare nuovi orizzonti grazie al contributo delle nuove generazioni e all’intersezione con il digitale.