Erica Mou: alla continua ricerca di spazi interiori

Il SEI Festival 2020 vedrà protagonista anche Erica Mou, con due progetti diversi ma uniti da un unico filo conduttore: Nel mare c’è la sete, il libro da poco pubblicato dalla cantautrice pugliese, edito da Fandango Libri. Giovedì 20 agosto Erica si esibirà sul palco del Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Le) con uno spettacolo in cui musica e letture si fondono come in un un’unica canzone per raccontare una storia che riesce a diventare anche nostra.

Come definire un’artista che a 30 anni ha già alle spalle oltre 500 concerti, cinque album e un EP in studio, il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv a Sanremo Social e tutta una serie di riconoscimenti tanto per le sue liriche quanto per le sue melodie?
Non ce ne vorranno i puristi del galateo se abbiamo cominciato a raccontare la storia di Erica Musci alias Erica Mou partendo dalla sua età ma, senza appiccicare scomode etichette da enfant prodige, quando il talento si manifesta subito è un dovere sottolinearlo.

«Amo le canzoni proprio perché sono l’incrocio perfetto tra la musica e la poesia”. Non a caso Erica Mou inizia a studiare canto a 5 anni, chitarra a 11 e a scrivere brani originali sin dall’adolescenza. Già nel 2007 si presenta come solista con inediti propri ma è appena diciottenne che comincia a portare in giro i suoi testi e la sua musica facendo incetta di premi: Liri Festival, Canzone Italiana d’Autore, Arè Rock Festival, L’artista che non c’era, premio SIAE Miglior Testo, Premio Rivelazione Indie Pop (M.E.I.) e nel 2009 è tra i finalisti di Musicultura.

Ospite al Roxy Bar di Red Ronnie, entra in contatto con Caterina Caselli: l’ingresso in Sugar Music è una diretta conseguenza ma in quell’anno era prevista anche l’uscita del suo primo disco Bacio ancora le ferite su Auand Records. Alcuni, dunque, considerano È del 2011 su Sugar il suo album d’esordio, mentre altri – la giuria del Premio Tenco, ad esempio – come il suo secondo lavoro discografico. Nella sostanza, però, la produzione dell’album viene curata nientemeno che da Valgeir Sigurðsson (producer di Bjork) e le sue tracce vengono estratte per colonne sonore di film, spot pubblicitari e compilation. Il successo le vale una tournée negli USA, i palchi dei vari Primo Maggio a Roma, Wind Music Awards, Heineken Jammin’ Festival, MTV Days e il premio del MEI come “Talento dell’anno”, il Premio XL “Nuova Musica Italiana” e il Premio MEI “Miglior Tour”.

Nel 2012 Erica si affaccia al Teatro Ariston per Sanremo Social con il brano Nella Vasca Da Bagno Del Tempo ottenendo il grande apprezzamento della stampa, che le assegna importanti riconoscimenti: seconda classificata tra le Nuove Proposte, il premio della critica “Mia Martini”, il Premio Sala Stampa Radio Tv e il “Premio Lunezia” come miglior testo, scritto dalla stessa Mou. Per produzione, arrangiamenti e missaggio invece, Erica si è avvalsa della collaborazione di nomi quali Davide Rossi (Coldplay, Alicia Keys) e Rik Simpson (Coldplay, Jay-Z, Portishead, Kasabian, PJ Harvey).

Il successo sanremese viene aggiunto nel repackaging di È col quale parte in un tour italiano di oltre 100 tappe e che prosegue anche in Francia, Gran Bretagna, Germania e Ungheria. La bravura e la versatilità di Erica Mou la porta con disinvoltura dal palco dell’Arezzo Wave a quello del Teatro Petruzzelli e partecipando con i brani Io Esisto (scritto con Boosta e Tricarico) e Ancora In Piedi alle raccolte fondi Telethon e IPER, a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto.

Sempre contesa tra opere teatrali (Beato ‘a’ chi ti Puglia, Una Piccola Impresa Meridionale), colonne sonore (Missoni Swing, Una Piccola Impresa Meridionale, Third Prayer, Un Ragazzo D’Oro, La Bugia Bianca), tributi e collaborazioni, nel 2013 pubblica il terzo album Contro Le Onde (Sugar), prodotto da Boosta dei Subsonica e anticipato dal singolo Mettiti La Maschera. Ma è con Dove Cadono I Fulmini che ottiene la candidatura al David Di Donatello 2014 per la migliore canzone originale. Proprio quando sembra aver spiccato il volo, Erica deve fare i conti col destino che le causa alcuni problemi alle corde vocali. La pausa forzata le consente di riflettere sull’album successivo senza perdere la voglia di tornare a esibirsi dal vivo.
E così, con grande forza di volontà, nel 2015 si rimette in sesto e la prima cosa che fa una volta guarita è per un tour europeo in set acustico che sarà il trampolino di lancio per il quarto LP Tienimi Il Posto(Auand Records/Artist First), da cui verranno estratti i singoli Ho Scelto Te e Se Mi Lasciassi Sola (remixata da Alborosie). Questa nuova esperienza discografica è il pretesto per sperimentare una differente formazione live con Flavia Massimo (violoncello), Antonio Iammarino (rhodes) e l’utilizzo di elettronica e loops accanto a suoni acustici, con la quale aprirà i concerti di Paolo Nutini, Patti Smith, Susan Vega e Caparezza.

Il 2016 si arricchisce di nuove collaborazioni: non soltanto l’apparizione nel film Quo Vado di Checco Zalone, ma anche la composizione di due colonne sonore originali per i romanzi di Chiara Gamberale (Adesso) e Valentina Farinaccio (La Strada Del Ritorno è Sempre Più Corta) e il progetto elettro-jazz Banaba di Mirko Signorile e Marco Messina, cui presta la voce.

Il 2017 è il decennale dall’esordio di Erica Mou e viene festeggiato con un nuovo album: Bandiere Sulla Luna (Godzillamarket). È il definitivo successo che nel 2018 le regala anche la conduzione insieme ad Ernesto Assante e Max Giusti del programma Sanremo Republic per WebNotte (LaRepubblica) e uno spazio su La Gazzetta del Mezzogiorno e la rivista internazionale The Collector per la sua rubrica C’Est La Mou.

Nel 2019 festeggia la laurea in Lettere con il tour Grazie Dei Fiori – omaggio a dieci grandi figure femminili della storia – in collaborazione con Arci e Siae, mentre il 2020 si apre con un nuovo cameo nel film Figli di Mattia Torre con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi. Durante il lockdown l’abbiamo sentita direttamente da Tolosa, dove vive, per il nostro appuntamento social #SeiACasa e ci ha raccontato del suo prossimo album in studio e del suo romanzo d’esordio, Nel mare c’è la sete (Fandango Editore), vincitore del Premio Lettori al Festival Lugnano.

Il 20 agosto 2020 potremo finalmente tornare ad apprezzare Erica Mou mentre imbraccia chitarra e loops dal vivo al SEI Festival sul palco del Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Le), eseguendo brani tratti dal suo repertorio e alcune rivisitazioni di classici della musica italiana che faranno da colonna sonora alle letture tratte proprio dal suo romanzo.

Cristiana Francioso