Su YouTube il video di Nina Balla, progetto di Claudio Prima e Seme (Ipe Ipe – Puglia Sounds Producers)

Prodotto da Ipe Ipe nella programmazione Puglia Sounds Producers 2022 (POC Puglia 2007/2013 – Azione “Sviluppo di attività culturali e dello spettacolo”), dopo il lancio in contemporanea in Italia (Claudio Prima) e in Brasile (Centro Culturale Scar), su YouTube è disponibile il video dello spettacolo “Nina Balla“. L’organettista, cantante, compositore e autore Claudio Prima (qui anche in veste di voce recitante), accompagnato dal progetto SemeVera Longo (voce e violino), Marco Schiavone (violoncello) e Vito De Lorenzi (percussioni), racconta con musiche e testi inediti, le avventure di Nina, ragazza di origine albanese cresciuta in Italia, con una storia personale che la lega ancestralmente con la sua terra d’origine e con la danza, una storia che è impressa nel suo nome e la spingerà a cambiare il suo destino. Una storia moderna, eppure senza tempo, che intreccia le sue pieghe più intime con le musiche originali che la sostengono e le fanno da cornice, in uno spettacolo appassionante che trascina e commuove. Una storia che appartiene archetipicamente a tutte le donne del Sud, fiere e sinuose, come il mare che le accomuna. Nina è una ragazza albanese trapiantata in Italia, concepita in un contesto del tutto inaspettato. Questo suo stesso concepimento traccia, in nuce, tutta la sua vita, che in questa storia dispiega le sue più inaspettate direzioni. Geografiche innanzitutto, perché dall’Isola di Saseno, luogo di partenza del racconto, si approda in seguito, insieme a Nina e a sua madre, in Puglia, a San Giovanni Rotondo, tracciando così la rotta che è stata di tantissimi albanesi dagli anni 90 ad oggi e che ha segnato profondamente la storia della Puglia.

Il video (durata 49 minuti) è stato realizzato nel Salento con la regia teatrale di Marcelo Bulgarelli, attore e regista brasiliano già vincitore di importanti riconoscimenti (Premio Funarte 2007, Premio Açorianos 2010) e grande esperto di biomeccanica teatrale, con riprese video e montaggio di Angelo Cascione e audio a cura di Emanuele Flandoli. A fare da sfondo a Nina Balla, alcune location che raccontano le meraviglie paesaggistiche del Salento e della Puglia, regione nella quale si svolge parte della storia. Le riprese sono state fatte in particolare nella Masseria Sant’Angelo di Corigliano d’Otranto, esempio della bellezza delle architetture rurali tipiche del paesaggio salentino e delle masserie che costellano tutta la regione. Le musiche sono inserite in “Enjoy“, disco d’esordio di Claudio Prima e Seme (con la partecipazione anche di Paola Barone al violino e Cristian Musìo alla viola), prodotto da Domenico Coduto per Ipe Ipe Music nella programmazione “Puglia Sounds Record 2020/2021”, distribuito nei negozi da Goodfellas e negli store digitali da Artist First.

Claudio Prima è leader e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle “musiche di confine” (BandAdriatica, Adria, La Repetitiòn – Orchestra senza confini, Tukrè, Manigold). Si esibisce in festival e rassegne internazionali in Europa, USA, Brasile Tunisia, Libano, Giordania, Kuwait. È organettista, cantante, compositore e autore di colonne sonore. È solista dell’opera contemporanea Oceanic Verses di Paola Prestini con cui si esibisce a New York, Washington e al Barbican Center di Londra con la BBC Symphony Orchestra. Dirige la “Giovane Orchestra del Salento” un ensemble di giovani musicisti salentini. È stato assistente di Goran Bregovic e Giovanni Sollima per la Notte della Taranta. Ha un’intensa attività discografica e ad oggi conta più di 80 presenze in pubblicazioni discografiche italiane ed internazionali. Scrive musiche per teatro (Verso Terra di Mario Perrotta 2016, Oltremundo, Arrivi e partenze di Marcelo Bulgarelli 2014, La grande cena di Camilla Cuparo 2009).

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Centro Culturale Scar di Jaragua do Sul che, da oltre sessant’anni, ha come missione la promozione delle attività culturali in tutta la regione di Santa Catarina nel Sud del Brasile, oltre ad essere un riferimento per lo sviluppo artistico locale e per la promozione del suo territorio in tutto il Sud America. Negli ultimi 4 anni SCAR ha ospitato 340 eventi, con circa 140mila spettatori. Ha organizzato attività di formazione per più di 1.000 studenti. Ha in forza 49 insegnanti, 12 dipendenti e 13 fornitori di servizi. La maggior parte dei progetti di Scar mira all’inclusione sociale nella cultura e nella formazione del pubblico. Un lavoro che influenza giovani e adulti, che al suo interno possono avviare attività artistiche nel campo delle arti visive, della danza della musica e del teatro. In tal modo scopre e sostiene nuovi talenti all’interno della comunità.