“Armonia. Narrazioni in terra d’Otranto” parte da Lecce con Jonathan Bazzi e Gian Mario Villalta


Giovedì 9 luglio dalle 21 in Piazzetta Giosuè Carducci a Lecce, nell’ambito di “Extra Convitto. Più Lib(e)ri in Piazza” della Biblioteca Nicola Bernardini, Jonathan Bazzi e Gian Mario Villalta saranno i protagonisti della serata inaugurale di “Leggiamo avanti”, sesta edizione di “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”. Dopo l’apertura leccese sino a domenica 12 luglio il Festival letterario salentino, con la direzione artistica dello scrittore tarantino Mario Desiati, proseguirà ad Alessano, accogliendo i protagonisti del Premio Strega 2020. Per il terzo anno consecutivo, grazie all’accordo con la Fondazione Bellonci, il Festival Armonia ospita, infatti, finalisti e semifinalisti del più importante e ambito premio letterario italiano, unica tappa nel Sud Italia oltre a quella storica di Benevento. Il programma proseguirà dunque ad Alessano con la presenza di Remo Rapino e del vincitore Sandro Veronesi (venerdì 10 ore 21 – Piazza Castello), Giuseppe Lupo e Daniele Mencarelli (sabato 11 ore 21 – Macurano) e con Alessio Forgione, Marta Barone e Gianrico Carofiglio (domenica 12 ore 20:30 – Piazzale Cappuccini). Venerdì 17 luglio Palazzo Comi a Lucugnano ospiterà, infine, l’evento “Armonia off” interamente dedicato al concorso letterario per esordienti Premio Italo Calvino con la prima uscita ufficiale di Maddalena Fingerle, vincitrice della 33esima edizione, e la partecipazione di Gennaro Serio, all’esordio dopo la vittoria del 2019. Armonia è organizzato dall’Associazione Narrazioni – Presidio del Libro e dalla Libreria Idrusa di Alessano, in collaborazione con Regione Puglia, Comune di Alessano, Polo BiblioMuseale e Museo Castromediano di Lecce e altri partner pubblici e privati. Media partner Radio Venere e Radio Peter Pan. L’ingresso sarà gratuito ma, viste le limitazioni imposte dai decreti anti Covid-19, con posti limitati e prenotazione consigliata tramite apposito form sul sito www.festivalarmonia.it. Già esauiriti i posti per le presentazioni di Jonathan Bazzi e Sandro Veronesi.

«Quest’anno, in una situazione così difficile, che ci pone di fronte a sfide inedite, abbiamo avuto paura di non farcela. E invece possiamo finalmente annunciare che il nostro festival torna anche nel 2020, sebbene in un periodo diverso dal solito (a luglio piuttosto che a maggio) e in una versione più agile», sottolineano gli organizzatori. «Portare il meglio della narrativa italiana contemporanea nel sud Salento è una scommessa ambiziosa, che abbiamo sempre affrontato con impegno ed entusiasmo. La nostra è una festa dei lettori, dei libri, dello stare insieme intorno ai libri. È anche promozione del territorio, come riconosciuto dalla Regione Puglia che anche quest’anno ha finanziato l’educational tour “Stregati dal Salento” con cui gli ospiti del Festival conosceranno il Capo di Leuca, scoprendone l’anima attraverso i suoi percorsi letterari».

 

Programma
 
La serata inaugurale di giovedì 9 luglio si aprirà alle 21, dopo i saluti, con Gian Mario Villalta. L’autore presenterà, dialogando con Rossano Astremo e Valeria Bisanti il suo “L’apprendista (Sem), con letture di Donato Chiarello. Fuori piove, fa freddo. Dentro la chiesa, in un piccolo paese del Nord-Est, fa ancora più freddo. È quasi buio, la luce del mattino non riesce a imporsi. Tilio, sta portando via i moccoli dai candelieri, raschia la cera colata, mette candele nuove. Parla con se stesso in attesa che sulla scena compaia Fredi, il sacrestano. Tra una messa e l’altra i due sorseggiano caffè corretto alla vodka. Così inizia il teatro di una coppia di personaggi indimenticabile, che intesse nei pensieri, nei dialoghi e nei racconti un intreccio vertiginoso di vicende personali, desideri, rimpianti e paure che convocano la vita di tutto un paese, in una lingua che fa parlare la realtà vissuta. A seguire (posti esauriti) Jonathan Bazzi parlerà del romanzo d’esordio Febbre” (Fandango). Un esordio letterario atteso, potente, spiazzante, sincero e brutale – finalista al Premio Streg, vincitore del Premio Bagutta Opera Prima e nominato come libro dell’anno da  Fahrenheit Radio Rai Tre  – che costringe le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles –, il Bronx del Sud (di Milano). Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla predestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. L’autore dialogherà con Laura Casciotti e Osvaldo Piliego. Le letture saranno a cura di Walter Prete.
 
Da venerdì 10 luglio il festival si sposta ad Alessano. Dalle 21 in Piazza Castello doppio appuntamento con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino (Minimum Fax), con Silvia Ferreri e Valeria Bisanti. Liborio Bonfiglio è una cocciamatte, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio. Dalle 22 il festival Armonia accoglierà Sandro Veronesi, vincitore del Premo Strega 2020 con “Il colibrì” di  (La Nave di Teseo). Lo scrittore dialogherà con lo scrittore Rossano Astremo e con il direttore artistico Mario Desiati. Le letture della serata saranno curate da Donato Chiarello. Marco Carrera, il protagonista del romanzo, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce altri personaggi indimenticabili, che abitano un’architettura romanzesca perfetta.
 
Sabato 11 luglio dalle 21 a Macurano spazio a Giuseppe Lupo che parlerà di “Breve storia del mio silenzio” (Marsilio) con Maria Agostinacchio e Luciano De Francesco con letture di Walter Prete. Il romanzo racconta di una Basilicata che da rurale si trasforma in borghese, di una Milano fatta di luci e di libri, di un’Italia che si allontana dagli anni Sessanta e si avvia verso l’epilogo di un Novecento dominato dalla confusione mediatica. E soprattutto racconta, con amore ed esattezza, come un trauma infantile possa trasformarsi in vocazione e quanto le parole siano state la sua casa, anche quando non c’erano. Alle 22 Daniele Mencarelli con “Tutto chiede salvezza” (Mondadori), libro finalista e vincitore del Premio Strega Giovani. L’autore si confronterà con Silvia Ferreri e Beatrice Ghezzi. Letture di Gustavo D’Aversa. È la storia del TSO, il trattamento sanitario obbligatorio, che Mencarelli ha vissuto quando aveva vent’anni, nell’estate del 1994. Racconta la storia di un uomo che, come tutti noi, chiede salvezza a suo modo: dovrà imparare di nuovo a camminare, a respirare, a guardare il mondo e i suoi spazi enormi, a cogliere la bellezza nascosta, quella che stordisce e innamora. La storia di un’anima che ritrova se stessa passando per il buio più fitto, ma che ha la forza di non cedere mai.
 
Domenica 12 luglio, infine, in Piazzale Cappuccini (non in Piazza Don Tonino Bello come annunciato in precedenza) una tripla presentazione. Dalle 20:30 Alessio Forgione, con Silvia Ferreri e Michela Santoro e le letture di Emanuele De Rinaldis, presenterà “Giovanissimi” (NNEditore). Marocco ha quattordici anni e vive con il padre a Soccavo, un quartiere di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell’assenza come una ferita aperta, un dolore sordo che non dà pace. Frequenta il liceo con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle trasferte: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia e il senso di vuoto che prova dentro. Alle 21:30 Marta Barone discuterà con Orietta Limitone e Federica Imperato con letture di Elisa Maggio del suo romanzo “Città Sommersa” (Bompiani). Una giovane donna va in cerca di suo padre, morto di cancro quando era ragazza. Davanti a lei la Città, che un tempo era dominata dalla Fabbrica e dal suo sistema di vita, che nei caffè resiste sulle pareti con “la luce torbida delle carte dei cioccolatini”. Siamo a Torino e Marta Barone indaga sugli oscuri, violenti, ma anche felici Anni Settanta, di cui il padre è stato protagonista, testimone e vittima. Dalle 22:30 gran finale con “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio (Einaudi). Lo scrittore ed ex magistrato barese si confronterà con Silvia Ferreri e con il direttore artistico Mario Desiati. Le letture saranno affidate invece alla voce di Donato Chiarello. Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. Guido è tutt’altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza.

Venerdì 17 luglio dalle 21 Palazzo Comi a Lucugnano accoglierà “Armonia Off”, una serata dedicata al Premio Italo Calvino, concorso letterario per testi inediti di scrittori esordienti. In apertura Gennaro Serio, vincitore dell’edizione 2019, presenterà il suo nuovo romanzo “Notturno di Gibilterra” (L’Orma). A seguire prima uscita da vincitrice della giovane Maddalena Fingerle che ha conquistato la giuria con “Lingua madre”, un romanzo compatto di grande maturità che riesce nella sfida di tenere insieme leggerezza e profondità, affrontando con piglio holdeniano e stile impeccabile il complesso tema della parola tra pulizia e ipocrisia nel singolare contesto del bilinguismo altoatesino. Parteciperanno Chiara D’Ippolito (Ufficio Stampa Premio Calvino), Omar Di Monopoli (scrittore e giurato del Premio Calvino 2020), Mario Desiati (direttore artistico festival Armonia).